Mehrnoosh Roshanaei

 

Voglia

L’opera “Voglia” è un tributo alla memoria e alla nostalgia, intessuto di simbolismo e profonda emotività. Al centro dell’opera si erge una fotografia elaborata con intelligenza artificiale, che ritrae il Luna Park abbandonato di Tehran, una volta vivace e gioioso, ora avvolto nel silenzio e nell’oblio. La presenza della donna con l’hijab, sola e seduta sulla giostra, aggiunge un elemento di intimità. Le complesse geometrie dello specchio lavorato attorno all’immagine evocano i dettagli decorativi delle cultura islamica. Questo tessuto riflettente cattura e amplifica la luce, generando un effetto di profondità e mistero, allusione ai ricordi vissuti dall’artista. La scelta del titolo “Voglia” evoca il concetto persiano di un neo sulla pelle che si forma prima della nascita, associato al momento di un’eclissi lunare, suggerendo una connessione metaforica tra il ciclo della vita e l’abbandono del Luna Park. Questo luogo, una volta fervente di vita e divertimento, è ora avvolto nella quiete della memoria, aperto alla riflessione e contemplazione. La presenza della prigione per reati politici nelle vicinanze del Luna Park aggiunge un’ulteriore dimensione di complessità e tragica bellezza all’opera. I prigionieri, confinati nei loro luoghi di privazione e oppressione, potevano scorgere le luci delle giostre e udire i risolini dei bambini, un sottile ma potente simbolo di speranza e libertà nel mezzo dell’oscurità. In “Voglia”, Roshanaei offre uno sguardo intimo e commovente alla sua personale esperienza e alla memoria collettiva della sua terra, trasformando un Luna Park dimenticato in un monumento di bellezza e significato duraturo.

 

Lullaby

Quest’opera è un omaggio alle vittime della rivolta rivoluzionaria “Zan Zendegi Azadi” in Iran. Attraverso l’uso di un’animazione 3D, lo spettatore vive un’eclissi lunare e la successiva esplosione, che simboleggia lo sconvolgimento e la distruzione causati dalla rivolta.
La componente audio aggiunge uno strato profondamente personale ed emotivo al lavoro: la ninna nanna curda cantata dalla madre di Taher Azizi durante il suo funerale e l’audio registrato in video da uno dei manifestanti, Ghazals Chalabi, che ha anche ripreso il momento della sua morte. Le sue ultime parole: “Non abbiate paura, siamo tutti insieme, non…”.

BANG!

È stata colpita a morte.

A tutti noi spetta ora il compito di ascoltare il richiamo dell’altro, di partecipare alla grande storia del mondo sostenendo la vita, la libertà, la giustizia, il cambiamento.

Mehrnoosh Roshanaei, Lullaby , 2023

 

BIOGRAFIA

Mehrnoosh Roshanaei (Tehran, 1988) , nata e cresciuta in Iran, vive e lavora a Bologna.
Ha studiato Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Vienna e Düsseldorf, dove ha i corsi di Monica Bonvicini, Marina Grizinic, Davide Rivalta e Luca Bertolo.

Il suo lavoro è un’estensione delle esperienze vissute e del desiderio di esplorare il mondo attorno a sé. Attraverso i media scelti – la pittura e il video – indaga tematiche legate alle intuizioni, i ricordi, le visioni e i sogni. La sua arte è un’espressione della sua identità di donna iraniana e delle esperienze complesse vissute nell’immigrazione. La sua opera affronta stereotipi e convinzioni su tematiche quali identità ed enfatizza la melezza la ricchezza che proviene dalla diversità.

Ha esposto in Italia e all’estero. Durante la sua carriera artistica ha vinto diversi premi, tra cui la Biennale Monza 2021 a Monza, Italia, il Premio Nocivelli 2021 a Brescia, Italia, il Premio Zucchelli 2021 e il Premio Young Art Award della Fondazione Golinelli a Bologna, Italia nel 2020, il Premio Michele Cea a Milano, Italia e il Premio Carapelli presso la Triennale di Milano in Italia.

Formazione

2018- 2023 | Biennio Scultura,Accademia di Belle Arti di Bologna, Italia
2021| Media, Hochschule Düsseldorf, Germania
2017 | Post Conseptual Art, Akademie der bildenden Künste Wien, Vienna, Austria
2015 | Residenza in studio di Odd Nerdrum, Larvik, Norvegia
2013-2018 | Triennio Pittura, Accademia di Belle Arti di Bologna, Italia

Premi

2021 | Vincitrice del premio Biennale Monza, Monza, Italia
2021 | Vincitrice del premio Michele Cea, Milano, Italia
2021 | Vincitrice del premio Nocivelli 2021 sessione Pittura,Brescia, Italia
2021 | Vincitrice del premio Michele Cea 2021, Milano, Italia
2021 | Vincitrice del premio Zucchelli 2021, Bologna, Italia
2020 | Vincitrice 3° premio young art award, Fondazione Golinelli, Bologna, Italia
2019 | Vincitrice del Premio Carapelli, Triennale Milano, Italia
2019 | Paesaggi multipli,Rassegna Internazionale d’Arte “G.B. Salvi”, Sassoferrato (AN), Italia

Mostre

2023 | Bāzghašt / Ritorno, RED LAB GALLERY, Milano
2023 | IROMEDIA, TECH_FAC Museum, Tehran, Iran
2022 | The Manipulated Portraits, Galleria Art Activity, passau, Germania
2022 | Avvicinare le distanze, Galleria P420, Bologna, Italy
2022 | Metamorfosi, complesso del Baraccano, Bologna, Italy
2022 | The Manipulated Genes, Galleria Weber&Weber, Torino, Italy
2022 | The Iranian new media artists, Videoforms festival, Clermont-Ferrand, France
2022 | Global NFT Exhibition,Palazzo Merulana, Rome, Italy
2022 | KnownOrigin, Art Basel Miami, Florida, USA
2021 | La stanza del contemporaneo,Palazzo Martinengo, Brescia, Italy
2021 | Biennale Monza, Il suono, Villa Reale Monza, Italia
2021 | OPEN-ClOSE, Fondazione Zucchelli, Bologna, Italia
2020 | APArt – Augmented Public Art, Bologna, Italia
2020 | Premio young art award, Fondazione Golinelli, Bologna, Italia
2019 | Prismatic device-The wrong Biennale, Format Strk, Vienna, Austria
2019 | L’appuntamento, AF-arte contemporanea, Bologna, Italia
2019 | Christian Holstad, Workshop exhibition, Locale due, Bologna, Italia
2018 | Parnian, Pieve di Cento, Italia
2017 | Selezionata al 2 Days animation Festival / Best Austrian Animation, Vienna, Austria
2017 |Yonder, Semperdepot a cura di Marina Gržinić, Vienna, Austria