MIA Photo Fair 2024 |
MAIN SECTION – Beba Stoppani
In occasione della 13a edizione di MIA Photo Fair, Red Lab Gallery è lieta di presentare lo stand monografico dell’autrice Beba Stoppani con il suo nuovo progetto The Silence of Nature / Silenced Nature Il Silenzio della Natura / La Natura Silenziata.
Nelle immagini che in questo lavoro Beba Stoppani dedica al silenzio della natura troviamo uno sguardo che rivela questo ostinato esserci, questo esistere a prescindere, che l’osservazione pura dell’autrice restituisce rivelando l’appartenenza della natura al presente. In queste opere i soggetti non cercano di essere altro da ciò che sono, non chiedono approvazione per la loro estetica, seppure l’artista la proponga in certa misura nella cornice dell’inquadratura: il mare è un mare; la pianura è una pianura; la roccia è una roccia e non vi è nessun intento di abbellimento, piuttosto un sottile desiderio di verità.
Lo sguardo di Beba Stoppani non si rifugia comodamente nell’aspetto contemplativo ma trasmigra in quello riparatore cercando di trovare delle assonanze piuttosto che delle divergenze. Ristabilisce l’equilibrio attraverso la cura. Come per l’arte giapponese del kintsugi la fragilità della “rottura” operata dall’uomo trova una nuova perfezione che pone l’accento sull’idea che da una ferita possa nascere una forma sublime di estetica. È la dignità della natura infine a emergere. E l’artista in tal senso è un alleato.
Stand F016
OLTRE I CONFINI DEL MEDITERRANEO – Mehrnoosh Roshanaeia cura di Rischa Paterlini.
In occasione della 13a edizione di MIA Photo Fair Red Lab Gallery presenta una speciale una parete installativa dell’artista Mehrnoosh Roshanaei, nata e cresciuta a Teheran, in Iran.
Ha studiato arti visive e oggi lavora sul concetto di indipendenza, sfidando le acquisite nozioni sull’identità ed enfatizzando il valore della diversità.
La sua videoinstallazione è un omaggio alle vittime della rivoluzione avvenuta in Iran al grido di Donna, Vita, Libertà, in seguito all’arresto e alla morte di Mahsa Amini nel 2022, pestata dalla polizia perché non indossava “correttamente” il velo.
Attraverso la rappresentazione di una eclissi lunare, l’autrice racconta principio, svolgimento e fine di un evento naturale, che diviene metafora dello sconvolgimento e della distruzione causati dalla rivolta.
In abbinamento alla proiezione vi è la componente sonora la ninna nanna curda cantata dalla madre di Taher Azizi durante il suo funerale e l’audio registrato in video da uno dei manifestanti, Ghazals Chalabi, che ha anche ripreso il momento della sua morte. Le sue ultime parole: “Non abbiate paura, siamo tutti insieme, non…”.l
BANG!
È stata colpita a morte.
Allianz MiCo
11 – 14 Aprile 2024
Stand F014 – Parete esterna
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