Andrea Penzo
Cristina Fiore
Vivono e lavorano a Venezia.
Duo artistico dal 2009 vivono e lavorano a Venezia, nell’isola di Murano.
Come duo Penzo+Fiore si confrontano con la necessità di trovare un linguaggio comune attraverso un vasto numero di esperienze. A questo periodo, durato fino al 2016, appartengono gli anni berlinesi, le azioni di riqualificazione territoriale a Forte Marghera, i primi risultati di scrittura a quattro mani e le prime collaborazioni con il vetro, che in questa fase non è il materiale preminente, al Berengo Studio. Dal 2016 con la mostra “Disordine rigido” alla Fusion Art Gallery di Torino, Penzo e Fiore tornano al vetro come duo. Il loro obiettivo è quello di darsi un limite espressivo in grado di porre alla base delle proprie indagini il concetto di fragilità insito nel materiale stesso. Uscendo dalla logica preminente del vetro muranese che predilige l’estetica e la forma al concetto, Penzo+Fiore ne sovvertono i canoni utilizzando tanto vetro di Murano quanto vetro industriale, in parte lavorato direttamente e in parte semplicemente scelto e risemantizzato come oggetto ready made.
La nuova direzione porta gli artisti ad importanti risultati: la mostra Glassfever a Dordrecht, in Olanda; Lux Lumen con Fondazione Berengo per la conferenza annuale della Glass Art Society; la realizzazione, presso il Teatrino di Palazzo Grassi, della conferenza Murano Magma; la presenza all’interno di “Una vetrina”, evento in collaborazione con MAXXI Roma; la partecipazione alla mostra Brain tooling di Dolomiti Contemporanee. Tra gli ultimi eventi da segnalare la bipersonale ad ArtVerona, la presenza a Glasstress Boca Raton, Florida, The body is Body ad Altomonte (CS). Il recente progetto MudMa – Museo del Mare viene presentato alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte “Il latte dei sogni” nell’ambito di Biennale Sessions per il progetto di Nico Angiuli – Università di Bari.
Collaborano con diverse gallerie, istituzioni pubbliche e private, università sia in Italia che all’estero. Scrivono per Exibart, ArtsLife, Telescope e occasionalmente per altre testate.