Francesca Loprieno,
Francesca Loprieno è un’artista che sperimenta differenti linguaggi, privilegiando la fotografia, il video e l’installazione, e che fa dell’attraversamento e del viaggio, sostanziato dalla memoria personale e collettiva, il suo attuale campo di ricerca. Il suo lavoro è un tentativo di messa in dialogo tra la percezione del paesaggio e il suo intimo attraversarlo con l’intento di raccoglierne tracce sensibili e impercettibili, frammenti di un diario intimo nel quale l’identità e l’alterità si compenetrano per generare una storia più ampia e collettiva.
Dopo la laurea presso l’Accademia di Belle Arti in “Fenomenologia dell’arte contemporanea” (Roma) e in “Fotografia e Video” presso l’Ecole Nationale Supérieure des Arts décoratifs (Parigi) ha svolto numerose esperienze nell’ambito della didattica presso scuole d’arte e istituzioni museali, perfezionandosi inoltre in “Didattica dell’immagine” presso l’Università La Sorbonne nella capitale francese. Dal 2017 collabora con la Maison du Geste et de l’Image di Parigi, centro di ricerca per le immagini visive, con cui realizza vari progetti istituzionali nell’ambito della ricerca fotografica e la trasmissione pedagogica. Attiva tra l’Italia e la Francia, partecipa a numerose esposizioni collettive e personali, a varie residenze artistiche internazionali, fiere ed eventi istituzionali. Con la fotografa Arianna Sanesi ha formato il duo “Esprit de l’Escalier” che si propone di studiare i processi della fotografia e dell’immagine attraverso i prismi della ricerca artistica, dell’educazione visiva e dell’editoria indipendente.
Nel 2021, pubblica il suo primo libro d’artista “Harnes”, edito da Esprit de l’Escalier, in collaborazione con Red Lab Edizioni (Milano). Quest’opera fa parte delle collezioni private d’arte del Premio Bastianelli, del Book Award 2022 di Arles e del Volumes Award 2022 di Zurigo.
Tra i suoi progetti più importanti, ritroviamo: nel 2011, Identi-kit, con cui ha partecipato alla 54a Esposizione Internazionale d’Arte della “Biennale di Venezia”, 471, con cui nel 2018 ha vinto il Premio della Fondazione Primoli di Roma per lo sviluppo della cultura letteraria e artistica tra Italia e Francia, creazione poi acquisita dalla stessa fondazione. Nel 2021, presso il Palais de Tokyo di Parigi, ha partecipato a “Detour 2.0 A journey throught creative catalysts”, a cura della Moleskine Foundation, ente che poi ha acquisito e accolto l’opera nella sua collezione. Inoltre, nello stesso anno, Urbild, Red Lab Gallery Lecce, Sibilla, Galerie Hors-Champ, Saint Mathurin sur Loire (Francia), Future Roots, Red Lab Gallery Milano. Nel 2020, Cabinet de Merveilles, Maison d’Emma, Saint Mathieu de Treviers (Francia). Nel 2019, Sibilla, Galerie L’Aberrante, Montpellier, (Francia), Identi-Kit, Maison du Geste et de l’Image, Parigi (Francia). Nel 2018 Limes, Maison du Geste et de l’Image Parigi (Francia). Nel 2014 il suo lavoro Insulae viene esposto nelle sedi della Piramida di Tirana (Albania), alla National Gallery of Cetinje (Montenegro), al Museum of Contemporary Art of Rijeka (Croazia) e ai Magazzini del Sale (Venezia) in occasione del progetto Coexistence for a new adriatic koiné promosso dal Museo Pino Pascali di Poligano a Mare (Italia).
Vive e lavora a Parigi.