Thomas Conti, Antonio Delluzio, Diego di Guardo, Pablo Peron, Elena Senti
12 APRILE – 10 MAGGIO, 2018
L’anima di una persona è nascosta nel suo sguardo, per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi
(Jim Morrison)
A volte ci sono parole che non dicono niente, ma sguardi che dicono tutto.
Il tema dello sguardo è l’idea portante di questo collettiva fotografica, sviluppato in maniera diversa da diversi artisti, ma tutti capaci di racchiudere l’essenza del genere umano.
I veri soggetti di queste foto non sono i visi ma gli occhi, gli sguardi, puntati dritti contro l’obiettivo, per narrare una fetta di mondo o di esistenza.
Gli occhi, in maniera misteriosa ci lasciano percepire verità che altrimenti il linguaggio umano non saprebbe tradurre né comprendere.
Ipnotici, ammaliatori, struggenti, a colori o in bianco e nero questi occhi, indiscussi protagonisti, ci consegnano la propria storia, intrinsecamente soggettiva, ma non per questo meno vera.
Impossibile non guardarli, o restare indifferenti, hanno una sorta di capacità seduttiva che inchioda, che blocca e la loro presenza mette quasi a disagio e imbarazza.
Una collettiva fotografica dove apparenti dicotomie trovano un loro momento di equilibrio: visibile e non visibile, colore e bianco e nero, castità e seduzione, miseria e benessere, turbamento e quiete.